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Una delle frasi più comuni dopo essersi lavati i capelli è “asciugati, altrimenti ti viene la cervicale”. Eppure, il dolore cervicale, noto anche come cervicalgia, è frutto di un’infiammazione dei muscoli e delle articolazioni del collo. In genere può arrivare come un unico episodio acuto o o diventare una forma cronica. Le cause dipendono da tensioni muscolari, posture scorrette o da patologie più complesse. Il principale nemico dei tempi contemporanei è il cellulare. Il punto lo fa la dott.ssa Erika Giandomenico, specialista in fisiatria di Humanitas Medical Care.

Donna di spalle con capelli blu raccoltiCervicale, le cause

La cervicale può dipendere da disturbi muscolari causati da traumi, lesioni, movimenti improvvisi oppure un eccessivo sforzo fisico.

Tuttavia, può anche essere un sintomo secondario di altre patologie, come l’artrosi, le ernie discali o le infiammazioni reumatologiche (i reumatismi), neurologiche, vascolari o tumorali.

Postura, principale responsabile

Mantenere a lungo la testa abbassata, incurvare la schiena lavorando al computer o al tablet irrigidisce i muscoli delle spalle e può provocare dolore al collo. Nei più giovani, la cefalee spesso sono legate all’uso costante di smartphone e dispositivi tecnologici, che provocano tensione muscolare nel collo e nelle spalle.

Cervicale e capelli bagnati

Uno dei falsi miti più comuni è che lasciare i capelli bagnati faccia venire la cervicale. La specialista spiega che in realtà non può essere causata dal freddo, al massimo può peggiorare la sensazione di disagio, ma non è determinante. Alcune condizioni come l’artrosi o contratture muscolari possono peggiorare i sintomi a causa di correnti d’aria o sbalzi termici. In altre parole, i capelli bagnati sul collo potrebbero ridurre, per evaporazione, la temperatura cutanea e determinare delle contratture riflesse della muscolatura del collo provocando dolore e rendendo difficile il movimento del rachide cervicale. In conclusione, non possono essere i capelli bagnati l’origine della cervicale.

Sintomi della cervicale

I sintomi includono dolore al collo (generalmente nella parte postero-laterale), rigidità, ma anche: contrattura muscolare, scricchiolio quando si muove il collo, vertigini, mal di testa, difficoltà di movimento, dolore e senso di pesantezza di capo e spalle.
Il medico curante e poi lo specialista fisiatra sono le figure adatte per affrontare un disturbo persistente. Lo specialista potrebbe prescrivere degli accertamenti (radiografia del rachide cervicale o una risonanza magnetica in casi particolari).

Cosa fare

Oltre ai farmaci antinfiammatori e/o miorilassanti, esistono terapie manuali realizzate da un fisioterapista per migliorare la postura del rachide cervicale. Possono essere associate a terapie fisiche come tecar, tens, laser e ultrasuoni. L’attività fisica costante ed esercizi di stretching muscolare fanno la differenza.

La specialista inoltre raccomanda di evitare manipolazioni o trattamenti senza una valutazione medica e strumentale adeguata. Possono, infatti, comportare complicazioni come distorsioni cervicali, un aggravarsi del dolore o contratture muscolari dopo il trattamento.

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